Setsuna |
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| Arrivano le dolenti note: la festa della donna. Tanti dicono di non voler fare gli auguri perchè è una festa che ricorda la protesta di molte donne che lavoravano ore su ore e volevano far valere i propri diritti, ricordo che hanno perso la vita queste donne perchè esattamente l'8 marzo la fabbrica dove alcune stavano protestando andò a fuoco e le donne morirono. Ok, mi sta bene... se solo non fosse la frase più ipocrita che io abbia mai sentito. Perchè? Oh, è semplice. Voi, e sottolineo: voi maschi siete sempre i primi a fare gli auguri per l'epifania, cercando di risultare furbi, simpatici e intelligenti quando non è proprio così. Per l'epifania gli auguri si fanno, quando invece bisognerebbe farli per la festa delle donne, una festa che comunque ricorda i diritti acquisiti, non se ne parla nemmeno? L'8 marzo non ricorda solo le donne morte, ma anche il culo che ci siamo fatte per avere i pari diritti ed essere considerate come è giusto che sia. Ci sono sempre uomini che dicono "no, la donna deve stare a casa.. la donna non deve guidare, la donna è debole blablabla" e noi siamo sempre a lottare contro questo stereotipo da due soldi. L'8 marzo è una festa che ci siamo guadagnate, per tutto e trovo assurdo fare gli auguri ad una donna il 6 gennaio (risultando molto offensivi, stupidi e per niente spiritosi) e non l'8 marzo che è una festa molto importante? Le donne non sono deboli, voi tutti siete nati grazie ad una donna che vi ha messo al mondo, patendo parecchi dolori, insegnadovi valori e accudendovi. Chi ancora pensa che la donna sia inferiore è solo un povero coglione e deve prendere i suoi cari auguri per l'epifania e ficcarseli su per il culo. Se non dovete fare gli auguri oggi, non fateli nemmeno il 6 gennaio... perchè vi giuro che rinfaccerò queste vostre parole del cazzo. Non sono gli auguri in se che importano, è una questione di coerenza e di rapporto tra stronzate e cose serie. Fatevi un clistere.
Edited by Setsuna - 11/3/2010, 00:22
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